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  • Gilda L. Schiavoni

Nella mia stanza di terapia...

.. verrai per prima cosa accolto, in un clima adatto alle tue particolari esigenze: il mio lavoro infatti si adatta a chi ho di fronte: non utilizzo tecniche prestabilite, ma costruisco il nostro viaggio passo dopo passo, incontro dopo incontro. ... avrai modo di parlare, di sfogarti, di tirar fuori quello che senti dentro te stesso, per poi canalizzarlo nella giusta direzione, la decideremo insieme... ... entrerai in contatto con le tue paure, con i tuoi desideri più profondi, diventerai consapevole dei tuoi bisogni e del perchè questi ti danno spesso la sensazione di sentirti incastrato... ... contatterai i tuoi blocchi, le tue difese e piano piano deciderai se volertene liberare. Il mio lavoro non ha un tempo prestabilito, lo si decide insieme in base a quello che per te è utile... ... utilizzerai anche il corpo, lo ascolterai, ci entrerai in contatto, scoprirai le emozioni che in esso si muovono. Alexander Lowen, fondatore dell’analisi bioenergetica, sottolinea una cosa importante: noi non abbiamo un corpo, noi siamo il nostro corpo.

Cosa è importante per me nella stanza di terapia: Al centro per me ci sei tu e il tuo immenso mondo. In terapia mi concentro su ciò che senti, vivi e sperimenti, e sul  significato che tutto ciò assume per te. Da psicoterapeuta cerco di sviluppare una alleanza che possa aiutarci a percorrere quel bellissimo, seppur a volte difficile viaggio verso la consapevolezza e il cambiamento. In terapia verrai accettato, senza essere giudicato, per quello che sei, in ogni tuo aspetto, di ogni tuo sentimento ed emozione che deciderai di esprimere oppure no. L’empatia. Per me questa parola è davvero importante! Cercherò di immergermi nel tuo mondo, sintonizzandomi con le tue emozioni. Sarò come uno specchio che riflette quello che provi, al quale piano piano impariamo a dare un nome. Creatività. L'essere umano crea in maniera attiva la sua realtà secondo il suo modo di essere, i suoi bisogni, la sua storia. Questa è una grande risorsa che ognuno di noi ha, dobbiamo solo imparare ad osservarla con più attenzione e dirigerla verso i nostri bisogni e desideri. Io, come terapeuta non sono altro che un facilitatore. Con questo nuovo approccio cambia il ruolo del terapeuta che non è più, semplicemente, il tecnico-riparatore di una disfunzione, ma piuttosto, un facilitatore che guida il processo di riorganizzazione dell’intera esistenza, promuovendo un processo di conoscenza di sé, di crescita e trasformazione propositiva .


Dott.ssa Gilda L. Schiavoni ricevo su appuntamento Corso Francia 75 - TORINO (Metro Bernini)  +39 348 222 7448 schiavoni.gilda@gmail.com




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