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  • Gilda L. Schiavoni

Miss Paura: una sorella

Oh mamma! Ho saputo che #Coraggio ha voluto raccontare la sua, che poi è anche la mia di storia, quindi non posso tirarmi indietro: mi chiamo Miss #Paura e mi sento leggermente obbligata a dovervi raccontare anche io qualche cosa di me…


Mio fratello #Coraggio, che grande anima! Oggi finalmente giochiamo nella stessa squadra, prima non era così, ed era tutto più difficile...


Ho passato gran parte della mia vita a spaventarmi della mia stessa ombra. Paura della paura. Ero bloccata, in tutto. Mi sono sempre odiata per questo, e più mi odiavo e mi rifiutavo, più diventavo grande, presente, onnipresente.

Non guardavo nessuno negli occhi, mi intimoriva vedere cosa l’altro potesse pensare di me. Camminavo a testa bassa, sempre. Entravo in relazione con gli altri sempre con un fare infantile, volevo sembrare innocua, così da potermi sentire accettata: questo mi faceva sentire protetta. Mi ero stampata un sorriso di facciata sulla faccia, così riuscivo a schermarmi e a non farmi vedere da nessuno, vedere realmente. Mi sono costruita una corazza, una maschera. Questo mi ha salvata, ma solo in superficie: in realtà dentro mi sentivo costantemente fragile, instabile, in pericolo.


In pericolo. Sempre.

Allerta. Sempre.


Ho sempre avuto relazioni stabili dalle quali cercavo principalmente protezione. Ma di base col tempo scoprivo di non essere mai soddisfatta, non erano relazioni alla pari, spesso erano #dipendenzeaffettive. Con tutti ho instaurato delle relazioni profonde, intime, che come vi diceva mio fratello non lasciavano spazio ad altri, e io mi sentivo invischiata, non libera: Paura di Sconosciuto, Paura di Novità, Paura di Abbandono, Paura di Senso di vuoto, Paura di Cambiamento, tutte relazioni dicotomiche dove mi sono persa. Totalmente persa.


Il tempo è passato, ed ho lavorato tanto su me stessa. Piano piano sono successe delle cose:

  • Ho imparato a non nascondermi, e a dichiarare subito quello che provavo. Un grande uomo mi aveva detto, “Appena arrivi, dichiarati, comunica la tua #Paura, questo renderà tutto più semplice”; ho imparato a farlo e ho smesso di diventare talmente enorme da soffocare.

  • Ho conosciuto #Rabbia, e mi sono sentita più sicura: perché in quel momento, ho contattato l’assertività e la sessualità. Questo mi ha permesso di riscoprirmi donna, di non adottare più un atteggiamento infantile, di guardare le persone negli occhi, di gonfiare il petto. Ho iniziato a sentirmi potente, e non avevo più bisogno di chiudermi nella mia ombra.

  • E cosa più importante, ho scoperto di essere utile. Mai avrei pensato che potevo essere utile, io, che mi ero sempre disprezzata. Ho scoperto di avere delle antenne ben orientate alla percezione del pericolo e ne ho fatto tesoro. Oggi è una mia grande risorsa.

  • E per finire ho ritrovato l’altra parte di me: #Coraggio. Insieme siamo tornati ad essere una squadra fortissima! Io valuto i pericoli, lui abbatte i muri. Grazie a lui ho imparato ad amare davvero, perché prima di tutto mi ha insegnato ad amarmi.


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