top of page
  • Gilda L. Schiavoni

Come si formano i blocchi - Approfondimento

Aggiornamento: 3 mag 2020

Come si forma un blocco?


Il tutto parte da quando siamo bimbi.

I bambini infatti, fin dai primissimi giorni di vita, sono mossi dai loro bisogni, inizialmente di contatto, poi di nutrimento, di mobilità, di autonomia e attraverso essi interagiscono con l’ambiente. L’ambiente, rappresentato inizialmente solo dalla madre, e che poi coinvolge anche il padre, non sempre reagisce positivamente ai bisogni del bambino: non sempre i bisogni vengono soddisfatti come si desidera, e questo senza dubbio crea frustrazione, dolore.


Per sopravvivere e difendersi dalle risposte ambientali non congrue a se stesso, il bambino mette in atto delle strategie che mano a mano che cresce, essendo rinforzate dall’ambiente stesso, si cristallizzano nel corpo formando il suo carattere e i suoi conseguenti blocchi.

Alcune emozioni vengono quindi congelate creando quella struttura corporea frutto di come il corpo si è adattato all’ambiente. Per non sentire alcune di queste emozioni difficili, come il dolore, la paura e la rabbia, la persona, man mano che cresce, intrappola questa emozione in una contrazione, per non sentirli più pulsare. Queste tensioni croniche si formano per controllare le nostre emozioni attraverso un blocco permanente dei muscoli coinvolti nella loro espressione. Così semplicemente non le esprimiamo più.

I blocchi nella gola e nelle mascelle ci impediscono di piangere o di gridare; ma ci impediscono anche di cantare o di gridare di gioia. I blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano non soltanto il nostro desiderio di aggredire e di colpire, ma anche il nostro desiderio di abbracciare. I blocchi nella vita ci impediscono di piangere e gridare, altrettanto bene di quanto ci limitano il respirare e il sospirare. La contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca la spinta alla ribellione, ma diminuisce anche la nostra capacità di stare in piedi e di essere indipendenti. Ci sono molti muscoli che uniscono il bacino al tronco e alle gambe, come quelli della parte bassa della schiena, delle natiche, delle cosce, del pavimento pelvico. Tutti questi muscoli sono coinvolti nel controllo della sessualità e delle funzioni escretorie. Le loro tensioni croniche intorpidiscono la nostra sessualità e spesso sono causa di dolori lombari e di stimolo ad urinare frequentemente.

Liberarci dei nostri blocchi non è un lavoro immediato. Serve un attento lavoro di consapevolezza, e la bioenergetica aiuta.

Oggi ovviamente non vi chiedo questo. Volevo solo darvi qualche informazione in più sulla bioenergetica, per chi non la conosce. Oggi quello che vi chiedo è semplicemente di domandarvi: a cosa sono incatenato? Cosa mi sta schiacciando? E poi lasciar andare ciò che oggi non mi serve più…


Buona giornata di liberazione!

13 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page