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  • Gilda L. Schiavoni

FASE 2: UNA SPECIE DI RIPARTENZA 🦋

Oggi inizia finalmente la tanto attesa FASE 2. È arrivato il 4 Maggio!


Potremmo finalmente uscire da queste 4 mura, fare passeggiate più lunghe, andare al parco, andare a trovare le persone più care. Ecco finalmente riprendiamo possesso della nostra vita, della nostra libertà, almeno di una parte di essa. Qualche cosa si è finalmente sbloccato! Anche se non abbiamo il famoso “liberi tutti”, io personalmente mi sento un po’ sollevata.


Come dicevo in un post precedente, godiamoci le piccole cose. Abbiamo dato per scontato tanto, oggi possiamo riscoprirne il piacere: una passeggiata in un parco, il sole che ci riscalda il viso, il cinguettio degli uccelli, il silenzio, tutte cose che nella fretta del pre-cronavirus passavano velocemente, come dal finestrino di un treno in corsa, mentre oggi siamo a piedi, e possiamo godere di ogni piccola riconquista. Facciamolo!


Lo sblocco però ha delle particolarità. Oggi non abbiamo più delle regole ferree che ci costringono in un luogo, sono regole più morbide, nelle quali possiamo muoverci con maggiore libertà, si, ma soprattutto dove è importante muoverci con responsabilità. È facile quando abbiamo norme restrittive alle quali dobbiamo sottostare. Certo è limitante, ma non possiamo far altro che dare la colpa a chi ci ha dato le regole, se le cose vanno male. La curva aumenta, la colpa è del governo. Abbiamo affrontato una quarantena interpretando il ruolo degli adolescenti: il governo ci dice cosa fare, noi eseguiamo, punto. E' una provocazione, permettetemela.

Adesso è diverso, adesso siamo nella fase 2, la fase dell’essere adulti. Quando scavalli l’adolescenza, ti scontri con le responsabilità dell’essere adulto. Non ci sono più i tuoi genitori a proteggerti da ogni cosa che hai sbagliato, sei tu responsabile per te stesso. Ecco oggi siamo nella fase adulta: se le cose vanno male la colpa è soltanto la nostra. Oggi dobbiamo essere responsabili per noi stessi, per i nostri figli, per i nostri nonni. Da come ci muoveremo nelle prossime settimane dipenderà l’andamento dei prossimi mesi. Quindi a tutti, me inclusa, dico adagio, facciamo tutto quello che ci è permesso, ma facciamolo con attenzione, l’emergenza non è finita! A tutti dico anche però, riprendiamoci le piccole cose, ne abbiamo bisogno.

Oggi bisogna con-vivere col virus, ormai ce lo hanno detto in tutte le salse. Per farlo ogni persona sta definendo le sue regole personali, quante persone vedere, con quali precauzioni, con quale distanza, per quanto tempo.

Ecco, se posso dare un consiglio, dico “usciamo”, non facciamoci frenare dalla paura del contagio. Stiamo attenti questo si, troviamo ognuno le nostre regole dentro le quali sentirci al sicuro, ma affrontiamo questo grande buco nero. Possiamo farlo stando sempre fuori, possiamo farlo stando sempre dentro, qualsiasi scelta va bene, purchè sia fatta con coscienza!



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