Oggi, 25 Aprile, vorrei parlare di liberazione e del suo opposto, i blocchi.

Vorrei sfruttare la tematica di oggi per portarla nella nostra vita e poterci fare qualche domanda.

Di cosa ti vorresti liberare?

Cos’è che ti tiene incatenato, ma non hai mai avuto il coraggio di lasciar andare?

Cosa ti opprime, ti appesantisce, ti schiaccia, ti lega, non ti permette di esprimerti ? Cosa ti blocca? Oppure cosa stai bloccando? Cosa non ti permette di andare avanti nella direzione che desideri?

Dedichiamo questa giornata a lasciar andare qualche cosa che non ci serve più, liberiamocene, almeno a livello immaginativo se fisicamente è difficile, e viviamo questa giornata un pochino più leggeri. Questo è il mio augurio, un 25 Aprile più leggero!

Ecco, possiamo liberarci delle nostre catene, dei nostri pesi, ma sappiamo che non sempre è facile!

Il corpo in questo ci aiuta, perché è lo specchio di quello che blocchiamo. Se lavoro sul corpo, lavoro sul blocco, e sblocco!

Mi sono specializzata in Bioenergetica, l’unica parte della psicoterapia che prende in considerazione il corpo. L’ho scelta per passione, l’uomo infatti non è solo parole, testa, mente, ma è anche e soprattutto corpo; e la radice teorica della bioenergetica si è sposata perfettamente con il mio pensiero.

Per esempio se si blocca l'aggressività si soffrirà di una contrattura a scapole, spalle e braccia, oppure alle mascelle trattenute per non mordere. Se blocchiamo il bisogno di ricevere, ovvero di nutrirci passivamente, è possibile che le labbra risultino contratte e ritirate. Cosi come se blocchiamo la voglia di ribellione, la nostra schiena si curverà in avanti e la testa verso il basso. Se tendiamo a caricarci dei pesi degli altri, le nostre spalle e la nostra schiena saranno ricurve, perché capaci di portare un peso. Se il nostro bacino è rigido, molto probabilmente blocchiamo le scariche orgasmiche e proviamo meno piacere, per esempio nella sessualità.