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  • Gilda Schiavoni

Il coraggio di scegliere qualche cosa di diverso!


La vita ci mette a dura prova. Capitano eventi che ci mettono di fronte a delle scelte, e quello che spesso sentiamo è PAURA! Una enorme paura!

"Ho voglia di cambiare, ma poi che succederà? Lascio le mie certezze e poi? E se i miei sogni non si dovessero avverare? E se invece si avverassero" E spesso si rimane fermi, inermi, ad osservare...


Ci lascia il marito, ci nasce un bambino, ci licenziano dal lavoro: succedono nel corso della vita degli eventi forti, che stravolgono il nostro equilibrio.

Il cambiamento, ci fa così paura, ma lo cerchiamo e lo desideriamo continuamente.

Siamo stanchi delle solite cose, della routine, siamo stanchi...

Poi però quando la vita ci mette di fronte a delle scelte, a delle trasformazioni, abbiamo paura: paura del nuovo e cerchiamo con tutti noi stessi di rimettere tutto a posto, di rimettere tutto come era prima, di tornare il più presto possibile alla stasi.

Eppure la vita, della quale la natura ne è la prima manifestazione, è puro movimento, continuo cambiamento!

La nostra società ci costringe alla stasi. Giovani che rinunciano ai loro sogni per ottenere un posto fisso, una stabilità. Uomini che pur di non vivere forti emozioni rimangono incastrati in una vita non più soddisfacente, dove "accontentarsi" diventa il mantra di ogni giorno. Donne che per paura di prendere in mano la propria vita rinunciano a combattere, a farsi sentire, ad autoaffermarsi.

Viviamo in un mondo che ci manda proprio questo messaggio: "Sopporta, vedrai che le cose si sistemeranno". Ma non sempre tutto si sistema, e sai perchè?

Perchè il cambiamento, una vita con soddisfazioni, una vite felice dipende solo da una cosa: da te! Si, dipende dalle tue scelte, dal tuo movimento.

La paura esiste, esisterà sempre ma invece che congelarci nella stasi, può aiutarci ad agire.

A che serve la paura? Da un punto di vista etimologico questa si attiva come reazione di allarme, ci fa stare in guardia, ci fa calcolare i rischi, per poi prepararci all'azione: fuga o attacco, l'importante è fare un passo, anche piccolo...

Un mio supervisore, tempo fa mi ha raccontato la storia di un asino.

L'asino era in mezzo a due balle di fieno, grandi uguali, con lo stesso odore, alla stessa distanza ed entrambe potevano aiutarlo a stare bene.

L'asino aveva paura di scegliere. Rimase per molto tempo in mezzo alle due balle di fieno senza mai muovere un passo nè in una direzione, nè nell'altra.

"E se prendo la scelta sbagliata? E se è meglio l'altra?"

E rimase lì, fermo, indeciso, e alla fine... morì.

Bastava facesse solo un passo verso una delle due balle che la decisione sarebbe stata più facile. Una delle due infatti sarebbe stata più vicina, e già quella poteva essere un incentivo a continuare a muoversi.

A volte si comincia da un primo passo...


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