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Alba sopra il campo di grano

Bioenergetica

La Bioenergetica, è una pratica di origine psicoanalitica sviluppata da Alexander Lowen, che pone al centro la relazione tra corpo e mente.
Le tensioni che  hai nel corpo sono il riflesso di tensioni, inibizioni e difficoltà psicologiche: lavorando sul corpo possiamo liberarci da pesi e catene che limitano il nostro agire e imparare a muoverci come protagonisti assoluti della nostra vita. Ecco questo è l'obbiettivo principale!

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Sentire l’aria che entra ed esce liberamente dai polmoni, usare la voce, effettuare determinati movimenti con le spalle o il bacino, sentire il piacere dei nostri muscoli in movimento, esplorare il contatto dei piedi con il pavimento: sono solo alcuni ingredienti della pratica bioenergetica che ci aiutano a liberare l’energia intrappolata dalle tensioni muscolari, sciogliendo gradualmente i blocchi emotivi, le nostre “difese” rispetto a l’ambiente.

Talvolta questi blocchi si manifestano anche dolorosamente a livello fisico, spesso sono presenti, ma silenti e protetti da contratture muscolari.

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Benefici:

  • aumenta la vitalità di corpo e spirito

  • viene favorita l’integrazione e la consapevolezza del corpo, che viene percepito come unità

  • diminuisce lo stress

  • la respirazione diviene più profonda

  • la persona si sente più sicura e radicata sulle proprie gambe

  • vengono intensificate le sensazioni sessuali

  • migliora la figura e l’armonia dei movimenti, con effetto elasticizzante a livello articolare

  • migliora la circolazione sanguigna e linfatica, e diminuiscono i depositi adiposi, in quanto una circolazione migliorata accelera il loro metabolismo.

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Insomma, fa proprio bene!

Ballerina moderna

L'importanza del corpo

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Uno dei concetti chiave della bioenergetica è che ogni persona è il proprio corpo. Se voi siete il vostro corpo e il vostro corpo è voi, allora il corpo esprime chi voi siete. (Lowen A., Bioenergetica, 1975)

 

Il corpo non viene visto come un contenitore vuoto ma come un luogo capace di esprimere l'identità dell'individuo.

L’osservazione di un corpo, di come questo respira, di come sta in piedi, di quali parti sono in tensione, di quali si dissociano dall’armonia generale, può essere quindi un utile strumento di analisi e di informazione.

 

I bambini, fin dai primissimi giorni di vita, sono mossi dai loro bisogni, inizialmente di contatto, poi di nutrimento, di mobilità, di autonomia e attraverso essi interagiscono con l’ambiente. L’ambiente, rappresentato inizialmente solo dalla madre, e che poi coinvolge anche il padre, non sempre reagisce positivamente ai bisogni del bambino: non sempre i bisogni vengono soddisfatti come si desidera, e questo senza dubbio crea frustrazione, dolore. Per sopravvivere e difendersi dalle risposte ambientali non congrue a se stesso il bambino mette in atto delle strategie che mano a mano che cresce, essendo rinforzate dall’ambiente stesso, si cristallizzano nel corpo formando il suo carattere.

 

La tensione muscolare cronica in diverse parti del corpo costituisce la prigione che impedisce la libera espressione dello spirito dell’individuo. Queste tensioni possono trovarsi nelle mascelle, nel collo, nelle spalle, nel torace, nella schiena e nelle gambe. Causano inibizione di impulsi che la persona non osa esprimere per paura della punizione verbale o fisica. La minaccia del rifiuto o del ritiro dell’amore da parte di un genitore è una minaccia mortale per il bambino piccolo e spesso suscita più paura della punizione fisica. Il bambino che vive in stato di paura è teso, ansioso e contratto. È una condizione penosa e il bambino si renderà insensibile per non sentire il dolore o la paura. L’insensibilità del corpo elimina il dolore o la paura in quanto gli impulsi pericolosi son efficacemente imprigionati. (Lowen, Arrendersi al corpo)

 

Alcune emozioni vengono quindi congelate nel corpo formando quella che Reich chiama armatura caratteriale. L’armatura rappresenta il modo in cui il nostro corpo si è adattato emotivamente all’ambiente. Nel corso della prima infanzia il bambino, ha dovuto rinunciare a parti di sé che non erano promettenti per la sopravvivenza e rinforzare quei tratti a cui l’ambiente immediatamente circostante rispondeva in modo positivo; il risultato di queste rinunce e di questi rinforzi formano il sistema difensivo della persona, la sua struttura caratteriale.

Non essendo in grado di convivere nella stessa persone, sentimenti ed emozioni, come il dolore, la paura e la rabbia, vengono intrappolati in una contrazione, in un’armatura per non sentirli più pulsare.

Queste tensioni croniche  si formano per controllare le nostre emozioni attraverso un blocco permanente dei muscoli coinvolti nella loro espressione.

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